SALETTA SAN SILVESTRO

sala prioriIl nome di "San Silvestro" dato a questa saletta è per ricordare che il Santo fu ospitato in una stanza di questo palazzo dall'allora proprietaria famiglia "Gilii", fra l'anno 1231, fondazione del Monastero di Montefano, e il 1244, quando fu da lui eretto il primo modesto ospizio con una chiesetta fuori del castello del "Poggio", quello che tredici anni dopo la morte di Lui, nel 1290, divenne il monastero e la chiesa di San Benedetto de castellare. Così scrive l'abbate Bolzonetti nella sua biografia di San Silvestro (Il Montefano e un grande Anacoreta, Roma 1906, pag. 102), trattando della più antica iconografia del Santo: "Un'antica immagine dipinta in tavola, che rappresenta il santo in atto di contemplazione, esisteva nella cappella privata di casa Gilii in Fabriano, presso la chiesa collegiata di San Nicolò. Nella famiglia Gilii vigeva, e vige tuttora, presso pie persone, l'orale tradizione che in detta casa esiste tuttora (e si addita) la camera abitata da San Silvestro. Alcuni anni or sono lo scrivente visitò la predetta camera ed ebbe la bella ventura di osservare il dipinto in tavola, a tergo della quale lesse una scritta che diceva che l'effigie del Santo con aureola fu dipinta da uno dei primi discepoli del Guzzolini, e precisamente erano queste le parole: VERO RITRATTO DI SAN SILVESTRO ABBATE fatto da un suo discepolo mentre viveva detto Santo. Una certezza morale dell'epoca, che detta pittura risalga al terzo decimo secolo, non può assicurarsi con prove; però ben si congettura che o sul quel torno o poco appresso fu eseguita, perché lo addinotano lo stile e il colorito di quell'epoca, e la vecchia tavola troppo logora dal tempo e dal tarlo". Nel 1919 la preziosa tavoletta fu donata ai monaci Silvestrini e conservata nel loro monastero di San Silvestro di Montefano.

Bibliografia: ROMUALDO SASSI - La famiglia che ospitò San Silvestro a Fabriano e un presunto ritratto del santo - Estratto da " Inter Frates" Vol. VIII, Jan 1957.